marzo 13, 2003

Rassegna 2003


Il genio e la follia

Amiamo la vita non perche’ siamo abituati
alla vita, ma perche’ siamo abituati ad amare. C’e’ sempre un po’ di follia nell’amore. Ma c’e’ sempre un po’ di ragione nella follia
.”
[ F.W. Nietzsche, Cosi’ parlo’ Zarathustra. Un libro per tutti e per nessuno.]
Prendimi l’anima (2002) di Roberto Faenza
Cast: Craig Ferguson, Iain Glen, Emilia Fox
Venerdi 14 marzo 2003

Agli inizi del secolo scorso, viene ricoverata in un ospedale psichiatrico di Zurigo una giovane russa afflitta da una grave forma di isteria. Sabina Spierlein è la prima paziente di un giovane medico, Carl Gustav Jung, che adopera per la prima volta con successo il metodo del maestro Sigmund Freud. Il regista si colloca agli esordi delle ragioni della psicoanalisi ed intuisce l'impossibilità di amare e curare nello stesso tempo, ma coglie la scommessa del dottor Jung e della psicoanalisi che, scoperto l'amore come motore della storia e della vita del soggetto, non vogliono rinunciare all'enorme potere che esso lascia sospettare e alle potenzialità trasformative che promette.


A beautiful mind (2001) di Ron Howard
Cast: Cast: Russell Crowe, Jennifer Connelly, Ed Harris, Paul
Venerdi 21 marzo 2003

Ispirato alla vita del matematico John Forbes Nash vincitore, nel 1994, del premio Nobel per la sua teoria dei giochi, destinata a trovare applicazioni in molteplici campi, dall’economia alla fisica. Realta’ e follia sono mescolati con un linguaggio semplice e originale. “Le equazioni dell’amore” lo aiuteranno a superare le paure e ad accettare di convivere e dialogare dolcemente con le sue allucinazioni.

Il favoloso mondo di Amelie (2001) di Jean-Pierre Jeunet
Cast: Audrey Tautou, Mathieu Kassovitz, Rufus, Yolande Moreau, Artus de Penguern
Venerdi 28 marzo 2003

Amelie è una piccola e delicata ragazza che vive a Parigi un'esistenza solitaria ed appartata. La sua vita trascorre senza sussulti ed è caratterizzata da una calma piatta. Poi, improvvisamente, quasi per caso, trova qualcosa che le permette di fare del bene ad una persona fino ad allora per lei sconosciuta. Questa apparente insignificante evenienza farà di lei una paladina di tutti i diseredati, deboli, sconfitti e depressi che gravitano attorno al suo mondo. Come un angelo farà breccia nel loro mondo, anche in maniera indiscreta, con l'intento di recare loro una luce di benevolenza e simpatia, trasformando le loro vite grazie ad una innata e travolgente inventiva e punendo leggiadramente chi approfitta delle disgraziate esistenze altrui.

The hours (2002) di Stephen Daldry
Cast: Nicole Kidman, Julianne Moore, Meryl Streep, Toni Collette, Ed Harris, Claire Danes
Venerdi 4 aprile 2003

La vita di due donne, sebbene in epoche diverse tra il 1923 ed i giorni nostri, è in qualche modo legata al romanzo "Mrs. Dalloway" della grande Virginia Woolf. Nel 1923 la stessa Virginia Woolf mentre sta scrivendo il libro si trova a dover combattere contro la depressione e il pensiero del suicidio. Nel 1949 Laura Brown, casalinga di Los Angeles in attesa di un bambino, deve organizzare una festa per il compleanno del marito ma non riesce a staccarsi dalla lettura del libro della Woolf. Nella New York del 2000, Clarissa Vaughn vuole dare una festa per l'amico e ex compagno Richard, famoso scrittore che sta morendo di AIDS, che la chiama 'Mrs. Dalloway'. Presentato in concorso alla 59ma mostra del cinema di Venezia (2002). Golden globe come miglior film drammatico e a Nicole Kidman come migliore attrice in un ruolo drammatico 2002. 9 nominations agli oscar 2003


Il pianista (2002) di Roman Polanski
Cast: Cast: Adrien Brody, Thomas Kretschmann, Julia Rayner, Jessica Kate Meyer
Venerdi 11 aprile 2003

Wladyslaw Szpilman era un pianista di talento, ebreo polacco vissuto a Varsavia durante il periodo dell'occupazione tedesca. Questo film racconta la sua storia vera, narrata dallo stesso Szpilman in un libro scritto subito dopo la fine della guerra.
"Nelle sue memorie ci sono polacchi buoni e polacchi cattivi, ebrei buoni ed ebrei cattivi, tedeschi buoni e tedeschi cattivi...". Questo è uno dei motivi per cui Roman Polanski ha deciso di realizzare questo film, bellissimo ma durissimo, anzi, bellissimo perché durissimo. Il film e’ pervaso da un senso di disorientamento ed una assoluta incapacità di comprendere quale debba essere l'atteggiamento giusto per cercare di salvare la propria vita e quella dei propri cari. In realtà, ci si rende conto, che non esiste una soluzione, una via di uscita, perché di fronte alla cieca brutalità delle teorie naziste non esiste un granello di ragione che possa far inceppare l'inumano meccanismo. E’ stato premiato all’ultimo festival di Cannes.