Manuale d'amore

dell' "Innamoramento": il primo appuntamento, il primo bacio, la convivenza, il matrimonio. Barbara e Marco affrontano la loro prima "Crisi" dopo anni d'amore: un figlio potrà aiutarli a superarla? Ornella vive il dramma del "Tradimento" con una grinta unica e contro un nemico "globale": l'uomo. Goffredo ci racconta dell'"Abbandono". E' talmente impreparato ad affrontare questa sua prima grande tragedia che si affida ai consigli di un audio-book trovato casualmente in libreria, dal titolo rassicurante e coinvolgente: "Manuale d'amore".
Gli italiani, oltre che “brava gente”, sono un popolo di amatori, come emerge da sondaggi e inchieste di mezzo mondo. E chi poteva realizzare un manuale d’amore cinematografico se non noi? E soprattutto quale genere migliore della commedia all’italiana per ritrarci all’opera? Sarà
forse un fuoco di paglia, ma si sentiva il bisogno di una commedia italiana che riunisse i volti più noti del nostro cinema. Un film dichiaratamente commerciale che cercasse di ristabilire quel rapporto confidenziale con lo spettatore da troppo tempo perduto tra drammi minimalisti e finte
pellicole d'autore. Difficile parlare d'amore... Cadere nel clichè, nella banalità è facile, così come
sfociare nella favola consolatoria o nel dramma. Il regista e sceneggiatore Sandro Veronesi ha raccolto la sfida, scegliendo di affrontare l'argomento percorrendo un'altra strada, ovvero ponendosi nella posizione di semplice osservatore, di documentarista dell'animo umano, fotografando le diverse stagioni del sentimento d'amore attraverso otto personaggi che si passano il testimone.
Dalle note di regia: “Non si tratta di episodi staccati - precisa Veronesi - perchè si intrecciano tra loro personaggi e situazioni e alla fine è come se fosse un'unica storia. Il film nasce da un'idea di Vincenzo Cerami, poi ci abbiamo lavorato con lo sceneggiatore Ugo Chiti e l'abbiamo cambiata dividendola in quattro episodi". Veronesi, su un soggetto di Cerami, spacca il capello amoroso in quattro tempi, ironizzando sulla fatica di volersi bene. Ne varrà la pena?
Malgrado questo e altri personaggi siano delegati a fare da trait-d'union tra i diversi capitoli,
le quattro parti sono - in realtà - autonome; non insistono sulle ambizioni sociologiche suggerite dal titolo ma, più saggiamente, intendono fornire un ragionevole divertimento a segmenti di pubblico (anche anagraficamente) variati. Ne esce un revival, per nulla disonorevole, delle commedie italiane a episodi di moda negli anni Sessanta, con relativi pregi e difetti. Che sono poi quelli della pizza quattro stagioni: dove una fetta t'ingolosisce, un'altra può rimanerti indigesta.
Ogni coppia va per la sua strada, ma tutte le coppie vanno per la stessa strada. O almeno questo è ciò che pensa l'autore della collana di CD "Manuale d'amore" (e gli autori del film, evidentemente), studiata per essere di aiuto e conforto agli innamorati di volta in volta cotti a puntino, in crisi, traditi o abbandonati.
"L’amore non cambia mai"