dicembre 16, 2011

Inti-illimani. Dove cantano le nuvole

Il 16 dicembre alle ore 21.00 alla Biblioteca comunale.

Il film racconta la storia quarantennale degli Inti-Illimani, attraverso i momenti musicali dal vivo e le interviste agli attuali componenti del gruppo musicale cileno.

Il racconto in prima persona dei componenti storici ci narra le vicende di coloro che, trovatisi esiliati all'improvviso, hanno portato il Cile nel mondo, diventando veicolo di alcuni dei messaggi fondamentali della lotta per la liberazione.

All'interno degli Inti-Illimani si confrontano oggi elementi storici e giovani musicisti di formazione musicale accademica, capaci di mettere a disposizione del gruppo un'elevata e raffinata preparazione tecnica ed artistica.

II radicamento nella musica popolare sudamericana rappresenta ancora un elemento vincente e distintivo del gruppo, ma la proposta musicale è più energica e si avvale di una forte componente di ricerca.

In questo documentario gli Inti-Illimani si raccontano, suonano, cantano sull'onda di intensi ricordi e di un rinnovato entusiasmo, sentimento che immediatamente li vede proiettati nel futuro.

Il pubblico riconoscerà il filo conduttore della storia degli Inti-Illimani e troverà la chiave di svolta che ha permesso al gruppo di rinnovarsi nel corso di un lungo percorso professionale, dimostrando che la musica rimane la forma più immediata di trasmissione culturale e che le culture possono essere sradicate dalla loro terra d'origine, ma non possono perdersi.

Il film racconta la storia quarantennale degli Inti-Illimani, attraverso i momenti musicali dal vivo e le interviste agli attuali componenti del gruppo musicale cileno.

I temi della memoria, delle radici culturali e dei valori fondamentali della vita si condensano in questo viaggio che, come tutti i viaggi che si rispettino, ha in serbo una sorpresa: l'incontro con uno dei giovani cantautori italiani più affermati, Daniele Silvestri, documentato in questo film dalle immagini di un concerto-evento, già simbolo di un sodalizio umano prima ancora che artistico.

Il racconto in prima persona dei componenti storici ci narra le vicende di coloro che, trovatisi esiliati all'improvviso, hanno portato il Cile nel mondo, diventando veicolo di alcuni dei messaggi fondamentali della lotta per la liberazione.

All'interno degli Inti-Illimani si confrontano oggi elementi storici e giovani musicisti di formazione musicale accademica, capaci di mettere a disposizione del gruppo un'elevata e raffinata preparazione tecnica ed artistica.

II radicamento nella musica popolare sudamericana rappresenta ancora un elemento vincente e distintivo del gruppo, ma la proposta musicale è più energica e si avvale di una forte componente di ricerca.

In questo documentario gli Inti-Illimani si raccontano, suonano, cantano sull'onda di intensi ricordi e di un rinnovato entusiasmo, sentimento che immediatamente li vede proiettati nel futuro.

Il pubblico riconoscerà il filo conduttore della storia degli Inti-Illimani e troverà la chiave di svolta che ha permesso al gruppo di rinnovarsi nel corso di un lungo percorso professionale, dimostrando che la musica rimane la forma più immediata di trasmissione culturale e che le culture possono essere sradicate dalla loro terra d'origine, ma non possono perdersi.

I temi della memoria, delle radici culturali e dei valori fondamentali della vita si condensano in questo viaggio che, come tutti i viaggi che si rispettino, ha in serbo una sorpresa: l'incontro con uno dei giovani cantautori italiani più affermati, Daniele Silvestri, documentato in questo film dalle immagini di un concerto-evento, già simbolo di un sodalizio umano prima ancora che artistico.


Sito web:
www.dondelasnubescantan.net

dicembre 07, 2011

La fisica dell'acqua venerdì 9 dicembre - Biblioteca comunale ore 21.15

La verità di un bambino, contenuta ne "La Fisica dell'acqua". Felice Farina (che ha co-sceneggiato e diretto) ambienta il suo giallo della memoria giustappunto sulle rive di un lago, luogo archetipicamente associato ad una dimensione stagnante e misteriosa. Il piccolo protagonista - che ha impiegato "1 anno per camminare, 3 per mangiare da solo, 5 per scrivere" - si porta dietro un problema con il vicino elemento liquido (che "contiene i ricordi" e, negli intermezzi onirici, emblematicamente riflette fantasmi e inonda la casa), in quanto è idrofobo e non sa stare a galla, nonostante la mamma insegni nuoto sincronizzato; inoltre, dopo la morte accidentale del padre avvenuta anni prima e l'improvviso ritorno dello zio, sviluppa gelosia verso di lui, che si intromette nel rapporto esclusivo madre-figlio. Non deve essere però solo questo il motivo, dato che il ragazzino comincia ad avere allucinazioni, scappa più di una volta, brucia i vestiti del parente già sistemati nell'armadio in cantina e in ultimo gli sabota i freni sia della motocicletta che dell'automobile ("non lo so, ma mi sembra giusto").Con un difficile e lungo percorso realizzativo dovuto al fallimento della società di produzione, il fim elabora l'idea migliore nei colloqui con il commissario impegnato nelle indagini sull'incidente stradale, che sono anche una ricostruzione psicologica e alla fine risulteranno rivelatori. Ma Paola Cortellesi è l'unica attrice/adulta a sostenere l'opera e la storia soffre di una forzatura cognitiva di fondo, in quanto nell'episodio cruciale e traumatico del passato il bimbo ancora non sapeva parlare ("è successo che mi sono ricordato", rivela ad un certo punto), mentre il respiro cinematografico (il regista è stato anche autore, per la RAI, di film-TV e fiction) annaspa anch'esso nei flutti. (Filmup)

"Gli animali fanno qualsiasi cosa per sopravvivere, non sanno cos'è il bene e cos'è il male". Trailer


Programma della Rassegna


Altre visioni


Riprendiamo l'attività, dopo una pausa "forzata" e un lungo silenzio. La Rassegna di quest'anno è particolarmente ricca e varia. Un po' sperimentale. Il progetto abbraccia quasi interamente la proposta di Distribuzione indipendente e comprende la visione di 15 film, da dicembre a maggio.